Progetto QaNaTES 2018
Grazie a una serie di indagini condotte lungo la sponda occidentale del lago Zaribar e a una campagna di ricognizione promossa dall'Università di Hamadan sul versante orientale del bacino, è stato possibile accertare che le più antiche tracce dell'occupazione umana in questa zona risalgono al Paleolitico, mentre le più recenti testimonianze riguardano i periodi partico e islamico. Il Progetto QaNaTES intende chiarire la natura e l'organizzazione spaziale delle culture archeologiche tra il Calcolitico e l'età del Ferro (c. 5000-600 a.C.): in particolare, la rinascita dell'attività sul campo nel Kurdistan iraqeno che ha permesso di aggiornare l'inventario dei siti archeologici mostra come l'area degli Zagros ha costituito, in passato, una importante via di comunicazione tra le piane mesopotamiche e gli altopiani iranici. Negli ultimi anni, i risultati scaturiti dagli scavi di Bakr Awa (Università di Heidelberg) e di Tell Gird-i Shamlu (Università Ludwig Maximilian di Monaco) nel settore orientale della piana di Shahrizor (molto vicino al confine con l'Iran) sembrano dare sostanza all'idea che le aree montane e le pianure non possono essere trattate separatamente: la cultura materiale indica che lo sviluppo delle civiltà si è forgiato sulle tensioni ma anche sulle relazioni simbiotiche tra le comunità fiorite lungo i due versanti. Nel corso della prima campagna di scavo a Qaleh Naneh svoltasi nell'estate del 2018 sono state aperte tre trincee (A-C) lungo i declivi del teppeh allo scopo di definire la sequenza stratigrafica e la cronologia dei depositi archeologici. La trincea sul declivio orientale del teppeh (A) ha anche permesso di chiarire quale sia stata l'incidenza degli 'sbancamenti' effettuati nel corso della costruzione delle abitazioni del villaggio moderno che insiste molto parzialmente sulle propaggini sud-orientali del sito antico (dal villaggio sono stati anche recuperati dei vasi). La seconda trincea (B) ha permesso di esporre l'intera sequenza stratigrafica sul pendio senttentrionale. Il terzo sondaggio (C) a ovest ha dato risultati incoraggianti per quanto riguarda la possibilità di metter in luce strutture murarie di contenimento o perimetrali di probabili costruzioni su tutta la fronte ovest. Queste primissime indagini rivelano come le principali fasi di occupazione riguardano il tardo Ubaid e la fase finale del Calcolitico (V-IC millennio a.C.), mentre altri periodi restano per il momento molto meno documentati o attestati solo in alcune aree. La ceramica dipinta è prodotta a mano ed è caratterizzata da un vasto repertorio di motivi geometrici e da una vaerietà di forme, tra le cui le tipiche coppe dal profilo ad S.